RESTAURO CROCEFISSO BRASILIANO 1800
La nostra passione per il restauro, nasce dalla volontà di ridare
luce ai mobili o agli oggetti antichi. Ci piace scoprirne la loro storia e
"tra un tarlo e un altro" immaginare quale sia stato il loro
percorso. Scoprire il perchè di quell'ammaccatura o di quella lucidatura. La
figura dell'Architetto, per come la intendiamo noi, ha una visione a 360° della
realtà che lo circonda e ci piace quindi studiare ogni minimo dettaglio della
situazione che stiamo affrontando. Con il restauro di questo oggetto, abbiamo
avuto la fortuna di imbatterci in una storia affascinante, forse tanto lontana
da noi. Ma abbiamo avuto l'onore di farne un pò parte ed è per questo che
abbiamo scelto di condividerla con voi.
La storia di questo oggetto parte da molto lontano,
esattamente dall'affascinante Brasile del 1800. L'oggetto in questione è un
crocefisso di origine Pernambucana.
Il Pernambuco è uno
stato situato al Nord-Est del Brasile. Nel 1500 fu esplorato dalla spedizione
Portoghese guidata da Gaspar de Lemos e nella prima metà del secolo venne
creata la colonia portoghese del Pernambuco e la capitale divenne Olinda. Nella
seconda metà del 1600 il territorio fu conquistato dai Paesi Bassi, in
particolar modo dagli Olandesi, contro i quali scoppiò la Guerra da luz divina.
Nella seconda metà del 600 gli Olandesi abbandonarono il territorio, lasciando
però la loro cultura che si mescolò a quella portoghese. Le influenze europee infatti
sono una chiave fondamentale nello studio della storia di questo oggetto. Lo stile barocco e il crocefisso, simbolo
fondamentale della cristianità diventarono il fulcro dell'artigianato locale
della città di Olinda. Secondo i racconti della committente, sia Olinda che
Goiania (città vecchia di Olinda) erano ricche di botteghe di artigiani che
realizzavano questi oggetti e probabilmente il nostro crocefisso proviene
proprio da una di queste. Oggi, dopo più di 200 anni è arrivato a noi.
L'oggetto in questione aveva già subito precedenti restauri che sempre secondo
i racconti della committente, erano stati effettuati da preti locali. Lo stato
del crocefisso non era del tutto ottimale: c'è stato bisogno di un restauro
strutturale ma anche estetico, in quanto nel corso d'opera, ci siamo resi conto
che i colori erano stati del tutto alterati, così come le rifiniture in oro
delle estremità della croce. L'oggetto è in legno, compresa la base che
racchiude un affascinante mistero. Quest'ultima infatti presentava dei fori
evidenti, dovuti all'età. Ci siamo resi conto da subito che da questi
fuoriscivano dei curiosi "pallini". Abbiamo ipotizzato che potesse
essere del metallo messo durante i restauri precedenti per sostenere la
scultura. Ma la nostra curiosità ci ha spinto a guardare oltre, così muniti di
una lente d'ingrandimento, ci siamo resi conto che quei "pallini" non
erano altro che semi. Facendo un'analisi più approfondita, abbiamo scoperto che
quei semi erano di pianta di Mangrovia. Basiti e un pò scettici, abbiamo fatto
un'analisi un pò più dettagliata e abbiamo scoperto che era usanza mettere
all'interno delle sculture sacre in legno questi semi per buon auspicio. Per
noi, oltre ad essere una scoperta interessante, è stata quasi come un segno.
Una sorta di riconoscenza per i nostri sforzi e per la nostra buona volontà in
un momento che per tutti noi non è dei migliori. Abbiamo dunque riposizionato i
semi al loro posto, chiudendo e sigillando quei fori, per permettere loro di
rimanere lì ancora per molti anni. Il tutto con un bagaglio culturale ancora più ricco e
con quel briciolo di forza in più che ci permette ancora di dire che in fondo
il nostro lavoro, per quanto duro e faticoso, è uno dei mestieri più belli ed
interessanti che possa esistere.
Architetti StudiOppure
www.architettistudioppure.com
info@architettistudioppure.com
3382657561

Nessun commento:
Posta un commento